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Terminate le riprese dei corti di fine anno 2019/2020

Terminate le riprese dei corti di fine anno 2019/2020

 

“Per imparare a fare un film, bisogna farne uno” – Stanley Kubrick

L’obiettivo della nostra scuola è fare cinema. Per questo motivo abbiamo concretizzato il lavoro svolto durante l’anno accademico con la realizzazione di ben quattro cortometraggi , quattro splendidi “biglietti da visita”, che confermano ancora una volta la professionalità dei nostri docenti e l’impegno ed il talento dei nostri alunni.

I corti sono stati girati in 10 giorni, interamente dai nostri corsisti. In base alle aspirazioni personali di ciascun alunno, i corti sono stati ideati, progettati, scritti, prodotti e realizzati grazie a un incredibile lavoro di squadra fondamentale per la realizzazione di qualsiasi prodotto audiovisivo.

Gli alunni hanno avuto, inoltre, l’opportunità di alternarsi in alcuni dei ruoli principali di una troupe cinematografica differenziando così la loro formazione e preparandosi per un reale lavoro sul set.

Vi raccontiamo brevemente i corti uno per uno:

 

“Domani era un lunedì”, regia di Gabriele Vannini

Marco è appena entrato all’università ed è pieno di speranze spera per la sua vita. Ma è lunedì, ed è già in ritardo a lezione. E domani avrà un esame. O era ieri, lunedì?

 

 

“Il filo di trama”, regia di Francesca Pagano

Una ragazza alle prese con gli studi accademici di moda e design.
Due compagne di corso che incarnano i suoi conflitti interiori, la paura del fallimento, il senso di inadeguatezza, il rifiuto della propria sessualità. Immagini oniriche e continui flashback formano la base di una tessitura di cui solo “il filo di trama” finale riuscirà a dare la chiave di lettura.

 

 

“L’ultima pagina”, regia di Antonino Sidoti

Due fratelli vivono in un ambiente ostile, avverso e lontano dal nostro tempo, alla ricerca di un luogo sicuro.
Sono l’uno l’opposto dell’altra. Accomunati dal sangue ma distanti nell’affrontare la tragedia di un mondo finito, popolato da predatori senza scrupoli, almeno finché un evento inaspettato non cambierà le loro vite per sempre.

 

 

“Marcello”, regia di Francesco Di Giuseppe

Nel corso delle lezioni di chimica organica, Marcello osserva sempre Andrea, una ragazza che ama mettersi il rossetto e che cerca le sue attenzioni.
Ciò che osserva Marcello non è in realtà la giovane donna, ma qualcos’altro. “Marcello” è un piccolo viaggio che attraversa il percorso della ricerca personale della propria espressività di genere.

 

 

Un film è un prodotto corale, fondamentale quindi è il gioco di squadra, e la capacità di lavorare in team, coordinando sforzi ed intenzioni per raggiungere un risultato comune.  In tal senso, seguendo le loro aspirazioni professionali, alcuni alunni hanno svolto, in tutti i cortometraggi, lo stesso ruolo fondamentale: Alessia Avellone ha curato il reparto di costumi, Ludovica Greco è stata aiuto regia e Gabriele Emma ha curato l’audio. Nel reparto fotografia sono stati impegnati Lorenzo Lanno, Ignazio Di Ganci, Andrea De Guardi, Danilo Tarantino e Salvatore Ilarda.

Infine, ovviamente, un grazie particolare va ai nostri insegnanti Gianni Cannizzo (regia e produzione), Gabriele De Palo (fotografia), Salvatore Tagliavia (audio) e Francesca Fiore (trucco e parrucco) ed al nostro tutor Marco Lorusso.

I cortometraggi sono attualmente in fase di post-produzione. Non vediamo l’ora di condividerli con voi!

Seguiteci per ulteriori aggiornamenti e sviluppi sui nostri progetti e le nostre iniziative.

Paolo Pintacuda

Paolo Pintacuda

Paolo
Pintacuda

Scrittore e Sceneggiatore

Paolo Pintacuda è nato a Bagheria nel 1974. Principalmente è uno sceneggiatore cinematografico che può elencare, fra i riconoscimenti ottenuti, anche il Premio Franco Solinas 2010 per la migliore sceneggiatura.

Per tutta la sua infanzia ha frequentato il Cinema Nazionale dove suo padre, Mimmo Pintacuda, maestro di fotografia di Giuseppe Tornatore nonché la persona a cui il regista si ispira per il personaggio di Alfredo di Nuovo Cinema Paradiso, lavorava come proiezionista. I lunghi pomeriggi in quella sala e le mattine passate con il padre e la sua macchina fotografica in giro per Bagheria a caccia di immagini, sono state per lui scuole preziose e insostituibili che gli hanno fatto comprendere, in modi diversi, il valore ammaliante del racconto.

Crescendo, Pintacuda ha fatto di quel valore il suo mestiere.

Nel 2000 scrisse il romanzo L’uomo tra la folla sulla scomparsa di Ettore Majorana e nello stesso anno ne trasse la sceneggiatura vincendo la Menzione Speciale della Giuria al B.A Film Festival 2003 di Busto Arsizio assegnatogli dai membri della giuria composta da Carlo Lizzani, Suso Cecchi D’Amico, Furio Scarpelli, Italo Moscati, Giuseppe Piccioni, Enrico Vanzina e Gianmario Feletti.

Nel 2004 gli stessi membri della giuria assegnarono alla sua nuova sceneggiatura L’incredibile storia di un impiegato postale e della strada ferrata il Premio per la Miglior Sceneggiatura al B.A. Film Festival 2004 di Busto Arsizio. Lavoro che ottenne anche la candidatura come Miglior Sceneggiatura nella sezione Screenplay Award al Roma Independent Film Festival 2006.

Nel 2005 con la sceneggiatura Prima dell’alba vinse il Premio per la Miglior Sceneggiatura alla terza edizione del B.A. Film Festival di Busto Arsizio.

Con Scuru del 2010 conquistò il più importante e prestigioso riconoscimento italiano di sceneggiatura, il Premio Franco Solinas giunto alla venticinquesima edizione.

Pintacuda è co-autore della sceneggiatura del film Il bambino di Vetro (2015) diretto dal regista Federico Cruciani e prodotto da Revolver Film con il contributo della Regione Siciliana. Nel 2015 il film, che ha ottenuto dal MiBACT il riconoscimento dell’interesse culturale per le opere prime e seconde, è stato l’unico film italiano in concorso della sezione Alice nella città alla Festa del Cinema di Roma. Nel 2016 il film ricevette due candidature ai Ciak D’Oro nella sezione Miglior Opera Prima e Ciak Alice Giovani e partecipò a vari festival fra cui il 40° Montreal World Film Festival.

È co-autore del soggetto e della sceneggiatura del film Tuttapposto (2019) con Luca Zingaretti, Roberto Lipari, Ninni Bruschetta, Monica Guerritore. Il film, diretto dal regista Gianni Costantino, distribuito da Medusa Film e prodotto da Tramp ltd di Attilio De Razza, Salvo Ficarra e Valentino Picone, è stato il maggior incasso italiano nel primo week-end di uscita in sala.

Ha diretto anche alcuni documentari, fra cui Mimmo Pintacuda, La mia fotografia, con un intervento di Giuseppe Tornatore e uno di Claudio De Polo Saibanti Presidente della Fratelli Alinari di Firenze dove è custodito l’intero archivio fotografico di Mimmo Pintacuda. Nel luglio 2015 il film venne proiettato a Londra durante due eventi in memoria del noto fotografo organizzati da Cinema Italia Uk e patrocinati dal Consolato Generale d’Italia e dall’Istituto Italiano di Cultura di Londra. Nel settembre dello stesso anno venne anche proiettato a Tokyo in seno alla mostra fotografica su Mimmo Pintacuda e Giuseppe Tornatore Alle origini di Nuovo Cinema Paradiso organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo. 

Fra le sue pubblicazioni Il Paese delle ombre (Ila Palma, 2000) sul dramma dei desaparecidos argentini e nel 2015 il romanzo L’eroe di Paternò (il Palindromo, 2015), un western siciliano sul Risorgimento dal quale ha tratto l’omonima sceneggiatura per il cinema.

Nel 2020 il suo romanzo Jacu è fra le cinque opere finaliste al Premio DeA Planeta.

giuseppe gigliorosso